Cocktails

 

30 GIORNI
Mensile di Attualità, Politica e Cultura

Diretto da Leo Casucci

   Lo scrittore Alfredo Panzini narrò la storia di un albergatore, il quale servì ai suoi amici per festeggiare la vittoria del suo gallo da combattimento, una nuova bevanda colorata a base di liquori vari, a cui diede il nome di Coda di Gallo. Consultando pubblicazione della Librex si scoprono cose veramente eccezionali. Sembra che l’origine del Cocktail sia sicuramente americana: a New Orleans al n° 437 della Royal Street c’è una casa con una targa che ricorda l’avvenimento: "The Cocktail is Born…"

   Verso il 1793 la casa era abitata dal signor Antoine Peyhaud, farmacista, il quale offriva ai membri della sua loggia massonica una bevanda preparata secondo le usanze della sua terra, l’isola di S. Domingo. Una bevanda composta da zucchero, cognac, amaro ed altre droghe varie. Per dosare gli ingredienti il nostro farmacista usava un "coquetier", da lì il nome di cocktail. Altri, invece, attribuiscono la scoperta della bevanda in questione alla moglie del farmacista e non sappiamo ancora perché; forse, si pensa usava dei coquieters più grandi, ma non è dato di sapere altro con assoluta certezza.

   A proposito, a quel tempo non si andava al bar a bere il liquorino, anche perché i bar non c’erano, ma si andava dal farmacista, che con il suo bilancino, faceva composizioni e dosava ingredienti. Da lì piano piano, si arriva ai moderni cocktails che si basano su formule ormai collaudate….

Carlo Tanzini (1982-1985)

(Ed. Librex)

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